Parte cruciale del combattimento, è certamente la DISTANZA tenuta tra due avversari. Essa è elemento fondamentale, poiché in funzione di essa, un atleta può subire o sferrare un attacco decisivo che ne può determinare il fallimento od il successo del combattimento.
Essa varia continuamente durante il combattimento, accorciandosi od allungandosi in base ad un attacco/schivata/arretramento/difesa.
Nei novizi ai primi combattimenti, assume caratteristiche differenti in base all’attitudine del soggetto. In funzione di questa attitudine, possiamo distinguere generalmente due tipi di soggetti:
Soggetto AGGRESSIVO: Questo soggetto tende nei primi combattimenti ad accorciare rapidamente la distanza, (distanza in difetto) cercando di imporsi subito sull’avversario facendosi forte della propria aggressività, e senza badare al mantenimento della propria guardia, accettando di buon grado lo scambio di colpi con l’avversario a discapito della propria incolumità;
Soggetto TIMIDO/CAUTO: Questo soggetto, a differenza del precedente, tende ad allungare la distanza dal proprio avversario (distanza in eccesso), evitando quanto più possibile lo scontro, badando principalmente a chiudersi in guardia, fuggendo nei momenti di maggiore stress emotivo.
Per meglio comprendere le distanze ovvero la misura di combattimento, bisogna basarsi sulla "Teoria delle sfere":
La "Teoria delle Sfere" crea attorno al fighter una linea ovale immaginaria qui chiamata appunto "SFERA", che ne delimita la propria DISTANZA DI SICUREZZA. All’interno di essa, il fighter è al sicuro. Non appena questa sfera viene penetrata da un avversario, si ci trova in una situazione di pericolo, ovvero esposti agli attacchi di colui che ha invaso la nostra sfera di sicurezza. Essa rappresenta anche il RAGGIO D’AZIONE del fighter.
L’ampiezza della sfera varia in base alle caratteristiche fisiche/atletiche/tecniche del fighter: Altezza/Velocità/Esperienza possono notevolmente aumentare o diminuire questa sfera.
Il fighter, durante le fasi del combattimento, dovrà mantenere quanto più possibile tale sfera "libera" da eventuali intrusi (Difesa), cercando contemporaneamente di penetrare quanto più volte la sfera del proprio avversario (Attacco).
Esse vengono rappresentate con colori differenti a seconda se le sfere vengono invase (Rosso), se sono particolarmente distanti (Giallo) oppure se si sfiorano (Arancione).
In base al colore che assumono, le distanze possono essere suddivise in tre tipi:
La "Distanza in difetto", determina la fase del vero e proprio combattimento, ovvero il momento in cui i due fighters si scambiano i colpi, poiché entrambi sono a portata di braccia, gambe, gomiti, ginocchia. È il momento in cui le due SFERE si incrociano, entrando ognuna nella sfera dell’altro. È importante che questa distanza venga mantenuta nel minor tempo possibile qualora si ci trovi in situazione di "difesa", cercando di rientrare velocemente nella DISTANZA NEUTRA (di seguito descritto), mentre dovrebbe essere mantenuta quanto più tempo possibile in situazione di "attacco". Tale distanza è generalmente preferita dai fighters novizi "AGGRESSIVI";
La "Distanza in eccesso" è una distanza particolarmente ampia, ove i due fighters non posso in alcun modo toccarsi. Generalmente si ha una simile distanza, quando i due fighters non accettano il combattimento, ovvero entrambi non sono pronti a scambiare colpi con l’avversario, oppure la sia ha dal momento in cui un fighters batte in ritirata per fuggire dagli attacchi dell’avversario. Tale distanza è generalmente preferita dai fighters novizi "TIMIDI/CAUTI";
La "Distanza neutra" è la distanza giusta che bisogna mantenere durante tutto il combattimento. Qui, le sfere di sicurezza di entrambi i fighters, si sfiorano. A questa distanza, entrambi i fighters aumentano sensibilmente il livello di attenzione. La rapidità ed il tempo assumono una rilevanza importante. Tale distanza viene generalmente mantenuta da fighters esperti.
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